Braccia aperte e zaino in spalla

Braccia aperte e zaino in spalla – progetto accoglienza scolastica classi prime

Il progetto di accoglienza scolastica si è rivolto alle classi della scuola secondaria di secondo grado, per accogliere ed orientare gli alunni e offrire un contributo agli insegnanti soprattutto in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico. Nelle classi prime il proposito è stato quello di agevolare l’inserimento degli alunni nella nuova realtà della scuola secondaria. Le attività proposte nell’ambito del Progetto Accoglienza si sono concentrate nella prima settimana di scuola.

Metdologia e risorse umane

La metodologia utilizzata, in un’ottica bio-psico-sociale, è stata quella della psicoeducazione al fine di effettuare il training dello sviluppo delle specifiche abilità socio-cognitive. Inoltre si è fatto riferimento alla metodologia dell’educazione socio-affettiva, al fine di favorire lo sviluppo e la consapevolezza emotiva, attraverso l’utilizzo di role-play e cirle time. Il nostro progetto oltre a prefiggersi come obiettivo quello di rendere consapevoli gli studenti della sfera affettiva-relazionale e del relativo funzionamento, attraverso la formazione, l’informazione e l’educazione scolastica, affettiva e relazionale, ha voluto mettere in luce tramite la creatività e il confronto, le peculiari differenze all’interno di ogni singolo individuo a prescindere dalla provenienza.

 

Risorse umane impiegate

N° 1 psicologa e psicosessuologa: Dott.ssa Nicolina Capuano, Psicologa, sessuologa, terapeuta E.M.D.R. counselor strategico, sessuologa, psicoterapeuta  specializzata presso la scuola di psicoterapia cognitiva di Roma. La dott.ssa Capuano é impegnata da diversi anni sul territorio Aquilano, Chietino e Pescarese in progetti sull’espressione emotiva e psicologica di giovani adolescenti attraverso gruppi di evoluzione e crescita personale. Ha collaborato presso l’Istituto S. Maria degli Angeli sito in L’Aquila, al progetto Parliamone insieme: uno sportello d’ascolto psicologico rivolto agli studenti delle scuole medie. Svolge attività come tutor esperto in progetti formativi scolastici (Pon) presso scuole medie di Francavilla al mare (CH), per quanto riguarda l’educazione alla legalità. Inoltre svolge il ruolo di case manager in progetti della Regione Abruzzo. È formatrice presso percorsi di apprendistato lavorativo e presso aziende sul territorio Chietino. Ha svolto percorsi di alternanza scuola-lavoro come docente, presso scuole medie superiori di Atessa. Collabora con l’Università degli studi dell’Aquila nell’ambito della ricerca in sessuologia. Ha lavorato in strutture residenziali per donne e minori in stato di incuria, violenza e discriminazione. Svolge la libera professione di psicologa a Pescara e L’aquila.

N.2 Volontari dell’associazione Arcigay Chieti. Un/a volontario/a parteciperà attivamente alle attività previste in progetto. Un/a volontario/a assolverà al ruolo di osservatore.

Destinatari

I destinatari del progetto sono stati gli studenti e le studentesse delle scuole medie superiori e gli adolescenti vittime del bullismo i quali hanno potuto contribuire alla creazione di un ambiente più accogliente ed inclusivo.

Ci siamo rivolti alle classi del triennio con un numero congruo alla capacità dell’aula magna. Beneficiario del progetto è stato anche il personale docente ai quali sono stati offerti strumenti e competenze usate per prevenire o gestire comportamenti di violenza psicologica, verbale o fisica.

Attività

Giorno 1: impariamo a conoscerci e a conoscere la scuola!

La socializzazione, cioè l’entrare a far parte di un gruppo, rappresenta un momento molto delicato ma significativo per ogni individuo, poiché può influire sia sul senso di appartenenza a un gruppo sia sul modo di evolversi del gruppo nel tempo. In questo momento in cui si crea il gruppo classe, ci troviamo a presentarci, a mettere in comune il nostro passato e a costruire insieme una nuova realtà.

 

Giorno 2: perché andare a scuola? Cosa mi aspetto dalla scuola?

Iniziare ad osservare le regole e il contesto scolastico come opportunità di essere accolto e protetto, confronto tra i membri del gruppo classe, realizzazione lavori condivisi con giochi di gruppo su motivazione scolastica, empatia a scuola e regole.

Giorno 3: la diversità a scuola, sviluppare senso di appartenenza e cooperazione

Focus group sui diversi contesti di provenienza dei ragazzi e delle ragazze, racconta in breve la tua famiglia, sottolineando i punti in comune con gli altri e le diversità come punto di forza e risorsa. Discussione sulle principali diversità che si possono osservare in adolescenza, nel gruppo dei pari, lavorare su situazioni tipo nelle quali poter aiutare un compagno in difficoltà e su come si vorrebbe essere aiutati.

Giorno 4: coming out, sviluppare senso di autoefficacia riguardo le differenze intraindividuali

Attività di discussione guidata in cui i ragazzi possono esprimere le difficoltà e i disagi relativi alla percezione di sé stessi; l’attività ha un duplice obiettivo: da un lato di creare un terreno dove i ragazzi sono liberi di essere pienamente sé stessi, dall’altro di fornire ai ragazzi delle linee guida utili per l’accettazione di sé e dell’altro.