Libera-mente a scuola
Il Progetto Scuola “Libera-mente a scuola” di Arcigay Chieti Sylvia Rivera è nato con l’obiettivo di costruire un dialogo strutturato e continuativo con il mondo della scuola, in particolare con la componente studentesca. Gli incontri che abbiamo organizzato hanno avuto come target gli studenti e studentesse della scuola media superiore. Abbiamo affrontato direttamente i temi dell’identità, dell’accettazione, della discriminazione, del bullismo omofobico, del coming out, delle IST e della creazione di un ambiente inclusivo.
Lo slogan “Liber* di essere” racchiude tutta la mission di Arcigay Chieti: il raggiungimento di una società dove qualsiasi persona sia realmente libera di esprimersi e di essere se stessa in assoluta libertà. Data l’importanza che riveste la scuola nel processo di crescita individuale e sociale dei ragazzi e delle ragazze, abbiamo deciso di partire proprio da quello slogan, che ci motiva a lavorare sul territorio, nella costruzione di questo progetto. Il progetto “Libera-mente a scuola” da un lato punta ad una scuola dove ogni ragazzo e ogni ragazza sia davvero libero/a di esprimersi, dall’altro si pone l’obiettivo di “liberare” i ragazzi e le ragazze da quei pregiudizi che spesso portano con loro come retaggio culturale.
Obiettivi specifici e metodologia degli incontri
“Bullismo: faccia a faccia e dietro uno schermo”
- coinvolgere gli studenti nella prevenzione al bullismo;
fornire percorsi di sostegno e per il bersaglio e per il bullo; - fornire strumenti di riconoscimento per gli atti di bullismo;
- fornire stumenti di riconoscimento e metodi risolutivi per il personale docente;
- fornire strumenti di riconoscimento e metodi risolutivi per atti di cyberbullismo.
“Educazione alla prevenzione e al benessere”
- essere in grado di attuare scelte autonome e responsabili relative alla sessualità;
- acquisire i valori universali della libertà, del rispetto di sé e dell’altra persona e della responsabilità;
- sensibilizzare ai rischi di infezioni sessuallmente trasmissibili;
- fornire conoscenze per la prevenzione;
- educare al benessere.
“Educazione affettiva: conoscere per non discriminare”
- sensibilizzare alle differenze tra i generi attraverso l’informazione e la formazione, in un’ottica di valorizzazione delle diversità come risorsa;
- sviluppare una più consapevole identità della propria persona oltre il genere sessuale;
- educare all’affettività.
Metodologia di svolgimento
L’incontro scelto, della durata di due ore, ha previsto:
- fase iniziale di presentazione dell’associazione Arcigay Chieti Sylvia Rivera e delle attività che svolge sul territorio teatino;
- introduzione della tematica scelta con l’intervento di figura professionale in ambito psicologico-sociologico attraverso l’ausilio di slideshow;
- utilizzo di un materiale video sul tema;
- attività pratica sul tema;
- saluti e ringraziamenti.
Tempistica
Gli incontri del progetto “Libera-mente a scuola” sono stati realizzati nell’a.s. 2017-2018.
I tempi del progetto sono stati i seguenti:
- Agosto 2017: presentazione progetto agli Istituti Scolastici;
- Settembre – Novembre 2017: accordi con gli Istituti Scolastici e scelta delle tematiche e delle classi partecipanti;
- Febbraio – Maggio 2018: svolgimento dell’incontro.
Destinatari
I destinatari del progetto sono stati gli studenti e le studentesse delle scuole medie superiori e gli adolescenti vittime del bullismo i quali possono contribuire a creare nella propria scuola un ambiente più accogliente ed inclusivo.
L’incontro si è rivolto alle classi del triennio con un numero congruo alla capacità dell’aula magna. Beneficiario del progetto è stato anche il personale docente ai quali sono stati offerti strumenti e competenze utili a prevenire o gestire comportamenti di violenza psicologica, verbale o fisica.
Dettaglio della proposta
Il progetto “Libera-mente a scuola” offre all’Istituto Scolastico la possibilità di intervento in un incontro frontale in aula magna su uno dei seguenti temi:
- “Bullismo: faccia a faccia e dietro uno schermo”: incontro frontale su bullismo, cyberbullismo e bullismo omofobico. (2h circa)
- “Educazione alla prevenzione e al benessere”: incontro frontale sulle IST e sull’educazione alla prevenzione. (2h circa)
- “Educazione affettiva: conoscere per non discriminare”: incontro frontale sullo sviluppo psicoaffettivo e formazione dell’identita’ personale. (2h circa)
Analisi del contesto sociale
E’ stato affrontato l’argomento dal titolo “Bullismo: faccia a faccia e dietro uno schermo” che ha offerto loro l’opportunità di confrontarsi sui temi del pregiudizio e della discriminazione alla base degli atteggiamenti negativi che ritroviamo nel bullismo e del cyberbullismo, ai danni di tutte quelle persone che non rispecchiano quei “modelli sociali” che spesso sono rispondenti a stereotipi fuorvianti.
I recenti fatti di cronaca ci portano ad osservare quanto l’Abruzzo non sia esente da questo fenomeno, né tantomeno dal bullismo omofobico e quanto sia necessario parlare, ragionare su questi temi con quei giovanissimi e quelle giovanissime che saranno il futuro del territorio e dell’Italia promuovendo una cultura del rispetto verso tutti e tutte.
Perché discriminiamo? Come possiamo “spezzare” un pregiudizio? Perché, alle volte, abbiamo paura di ciò che non conosciamo? Cos’è l’omofobia?
Agli studenti è stata posta l’attenzione su come nasce un pregiudizio, come si evolve in discriminazione e come questa diventa bullismo in ambiente scolastico; per poi passare al tema del cyberbullismo, fenomeno ormai diffuso sebbene la presenza di una legge dello scorso maggio 2017. Quanto è facile essere cyberbulli/e? Usiamo davvero il web in modo consapevole? Durante gli incontri si è poi parlato di omofobia, bullismo omofobico e quanto quest’ultimo sia ampiamente diffuso nel web.
Nei successivi due appuntamenti, invece hanno avuto modo di confrontarsi sul tema delle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) parlando di “Educazione alla prevenzione e al benessere”, imparando la differenza tra un’infezione e una malattia, conoscendo le principali IST e quelle che sono le buone pratiche di prevenzione con l’obiettivo di vivere liberamente e consapevolmente la propria sessualità. Il confronto con i ragazzi e le ragazze ha confermato anche quelle che erano le previsioni del Gruppo Scuola: una grande confusione sulle differenze tra prevenzione e contraccezione oltre che, purtroppo, i soliti pregiudizi nei confronti di una ragazza che vive liberamente la propria sessualità rispetto ad un coetaneo maschio. Tutto ciò prova quanto sia importante porre l’attenzione su questi temi anche in ambiente scolastico, dove spesso falsi miti sulle malattie sessualmente trasmissibili trovano terreno fertile.
Buona è stata la partecipazione da parte degli alunni e delle alunne: interessati/e sia a come prevenire il fenomeno del bullismo, come “combatterlo” in un’ottica di supporto non solo verso il bersaglio ma anche verso il/la bullo/a (troppo spesso semplicemente punito/a e non supportato/a); sia a quelli che sono gli strumenti di prevenzione accessibili e alla portata di tutti e tutte.